“Cuore, batticuore… mi è sembrato di sentire un rumore”… Faceva così il ritornello di una delle più famose canzoni della mitica Raffaella Carrà. Ritornello che diventerà il preferito dai “cacciatori di rumori” Audi. Ecco di cosa si tratta…
Dalla riduzione attiva e passiva della rumorosità in abitacolo sino alla musica 3D, disponibile per pressoché l’intera gamma Audi, passando per il suono tridimensionale immersivo e per l’ottimizzazione del timbro motore mediante soluzioni ingegneristiche, meccaniche e puramente elettroniche.Il comfort acustico può essere definito come quella condizione psicofisica per cui un soggetto, immerso in un campo sonoro, prova una sensazione di benessere in relazione all’attività che sta svolgendo. In ambito automotive è legato alla massima silenziosità, ottenuta annullando le interferenze sonore, a una sofisticata architettura audio, con i passeggeri al centro dell’esperienza d’intrattenimento, o all’appagamento dell’udito attraverso il sound motore dei modelli sportivi.
Knister-Knaster: i “cacciatori di rumori” Audi. Esperti di molteplici settori – dallo sviluppo vettura allo stampaggio della carrozzeria, sino al controllo qualità – lavorano a stretto contatto con il team dei “cacciatori di rumori”, denominato Knister-Knaster. Gli esperti esaminano ogni nuovo modello su strada, lungo specifici percorsi ricchi di sconnessioni e al banco prova. Quest’ultimo in grado di generare vibrazioni che si propagano attraverso il corpo vettura generando onde sonore a bassa frequenza, fino a 50 Hz, responsabili di gran parte dei battiti e cigolii che infastidiscono i passeggeri. In laboratorio viene così testata la reazione alle vibrazioni dei singoli componenti o della carrozzeria nel proprio complesso, localizzando le fonti d’interferenza.
Aeroacustica “spaziale”: soluzioni aerodinamiche e inserti fonoassorbenti. All’interno di un’auto, la mappa sonora è composta da un mix di effetti acustici e rumori profondamente diversi tra loro. In ogni abitacolo si percepiscono il rotolamento degli pneumatici e i fruscii aerodinamici cui si aggiungono input temporanei quali il ronzio degli alzacristalli elettrici, lo stridio dei tergicristalli o l’impatto delle portiere in fase di chiusura. Durante la guida, si aggiungono ulteriori effetti dovuti al ticchettio degli indicatori di direzione o al feedback acustico dei comandi touch.
Ecco, Audi intende ridurre al minino i fattori di disturbo sin dalla fase progettuale delle vetture. Per garantire il massimo comfort acustico, nel caso dei SUV a elettroni della gamma Audi e-tron, gli ingegneri dei quattro anelli optano per l’impiego di un raffinato mix di materiali assorbenti e isolanti. Le fessure e cavità lungo la carrozzeria e all’interno del corpo vettura sono sistematicamente sigillate e riempite, mentre i passaruota vengono rivestiti con strati fonoassorbenti. Le superfici più estese sono trattate con un materiale specifico, in grado di attenuare le vibrazioni. Lungo la paratia anteriore, una complessa struttura multistrato impedisce che il rumore penetri in abitacolo. Una soluzione simile, ricavata nella parte posteriore dell’auto, tiene conto della specifica architettura delle vetture, caratterizzate dalla trazione integrale quattro elettrica. Una serie di componenti progettati ad hoc – come la moquette imbottita in espanso – avvolge l’abitacolo. I motori elettrici sono “incapsulati” all’interno di case che riducono la propagazione del suono.
L’aeroacustica evoluta è un fattore determinante per un’atmosfera rilassata in abitacolo. Di norma, la rumorosità aerodinamica diviene invasiva oltre gli 85 km/h. A bordo di Audi Q4 e-tron e Audi Q4 Sportback e-tron, entry level dell’offerta full electric del Brand, l’accurato lavoro di affinamento a livello delle portiere, degli specchietti retrovisori esterni e dei gocciolatoi, fa sì che questi componenti causino rumori minimi, pressoché impercettibili dai passeggeri, che possono tranquillamente conversare tra loro anche qualora si viaggi a velocità elevata.
A un livello superiore spicca la compensazione attiva dei rumori. Mediante la tecnologia Active Noise Cancellation (ANC) – integrata dal sistema Advanced Bang & Olufsen 3D disponibile per molteplici modelli high-end Audi – è possibile contrastare specifiche frequenze di disturbo grazie a delle contro-sonorità. Viene applicato il principio dell’interferenza distruttiva: quando due onde sonore della stessa frequenza vengono sovrapposte, le loro ampiezze si annullano a vicenda se hanno la stessa velocità di propagazione e presentano una differenza di fase di 180 gradi. Tale effetto si basa sull’azione dei microfoni installati in corrispondenza del cielo dell’abitacolo, deputati a rilevare la rumorosità interna. A ciò si aggiungono le informazioni sulla velocità della vettura e il regime di rotazione del motore. Una centralina dedicata inverte le onde sonore indesiderate, emettendo frequenze neutralizzanti attraverso gli altoparlanti. Il sistema ANC è sempre attivo; anche a impianto audio spento.
Il Suono 3D. I sound designer si occupano di ogni genere di sonorità: adattandola, attenuandola o enfatizzandola così che contribuisca all’armonia percepita all’interno dell’auto. Ogni vettura, intesa come spazio acustico, pone sfide peculiari: i passeggeri siedono in posizioni diverse, il volume interno varia in funzione delle persone in abitacolo, il tetto panoramico favorisce o meno la diffusione delle basse frequenze, i rivestimenti tessili o in pelle riflettono o attenuano gli effetti acustici. Il compito dei sound designer Audi consiste nel tenere conto di tutte le variabili così da dare vita a una sofisticata architettura audio, con i passeggeri al centro dell’esperienza acustica. Un obiettivo cui contribuisce in modo determinante la gestione tridimensionale del suono.
L’espressione “suono tridimensionale” identifica un impulso sonoro che riproduce acusticamente le tre dimensioni spaziali. Sin dall’invenzione della registrazione, il suono è stato riprodotto tramite un altoparlante (mono), il cui output è “piatto”, avulso dal contesto ambientale. Successivamente, negli Anni ’60, si è affermata la stereofonia: due microfoni registrano da posizioni diverse. Durante la riproduzione, le informazioni audio registrate – segnali mono – vengono assegnate a canali diversi e riprodotte tramite un altoparlante destro e uno sinistro. Ciò determina una percezione sonora spaziale: l’effetto stereo. L’espressione 1D si riferisce a questo risultato stereofonico. Il 2D identifica invece il suono surround: questa tecnologia multicanale viene ampiamente utilizzata a partire dall’inizio del millennio. La musica proviene da un subwoofer e da diversi altoparlanti – in funzione del loro numero si distingue tra gli standard 5.1 o 8.1 – posti nella zona anteriore, posteriore e lungo i lati dell’abitacolo. Ciascun effetto sonoro è tuttavia ancora assegnato a un solo altoparlante, o a un determinato gruppo di speaker, su di un unico livello.
Per ottenere il suono 3D è necessaria un’ulteriore sorgente sonora, collocata su di un livello diverso. Dall’introduzione della seconda generazione di Audi Q7, avvenuta nel 2016, la Casa dei quattro anelli offre i sistemi audio Bang & Olufsen con suono tridimensionale, in grado di riprodurre anche la dimensione spaziale dell’altezza. Un risulto ottenuto ricorrendo a degli altoparlanti a banda larga supplementari, installati nei montanti anteriori e in corrispondenza dei montanti centrali e del cielo vettura. L’abitacolo diviene così un vero e proprio palcoscenico dove sono percepibili tutte le sfumature musicali caratterizzanti la traccia audio al momento della registrazione in sala.
La tecnologia 3D si avvale di un algoritmo, denominato Symphoria, sviluppato da Audi in collaborazione con l’Istituto Fraunhofer di Erlangen, che permette di elaborare, sulla base delle registrazioni stereo o 5.1, le informazioni relative alla terza dimensione, per poi adattarle agli altoparlanti 3D. Gli effetti sonori possono essere dislocati in modo flessibile all’interno dell’ambiente. Ancora più raffinato il sound system Advanced Bang & Olufsen, destinato – come accennato – alle vetture della gamma high-end Audi, forte di un amplificatore da 1.920 Watt a 24 canali e di 23 altoparlanti che trasformano l’abitacolo in uno spazio virtualmente più ampio.
Quanto ai modelli compatti, Audi valorizza la qualità del suono 3D adattando il concept tecnico alle diverse volumetrie interne. Nel caso di Audi A1 Sportback e Audi A1 allstreet, ad esempio, in corrispondenza della plancia sono presenti quattro tweeter per i toni medi che diffondono verticalmente il suono, utilizzando il parabrezza come superficie riflettente. È così possibile ottenere un effetto 3D di elevata qualità anche all’interno di una berlina compatta: un unicum tecnico per il segmento.
Sempre sul fronte dell’alta fedeltà, le gamme Audi Q4 e-tron e Audi Q4 Sportback e-tron sono state le prime a beneficiare della partnership con lo specialista Sonos. Mentre i sistemi audio Bang & Olufsen, grazie a una resa acustica particolarmente brillante, sono ideali per le vetture di categoria media e superiore, Sonos si rivolge a un target più giovane in virtù delle sonorità che privilegiano i bassi. L’efficacia delle soluzioni hi-fi è ulteriormente rafforzata da dotazioni quali l’Audi smartphone interface che consente un dialogo privilegiato tra vettura e device iOS e Android tramite i protocolli Apple CarPlay e Android Auto, così come dall’integrazione di Apple Music, il servizio premium di streaming musicale sviluppato da Apple, nel sistema d’infotainment di molteplici modelli Audi, consentendo ai Clienti di accedere a oltre 90 milioni di brani e 30mila playlist.
Il futuro? La tecnologia 3D immersiva. Gli specialisti del suono Audi si stanno ora concentrando sulla tecnologia 3D immersiva. Nel caso del sound surround 3D tradizionale, i suoni vengono assegnati a determinati altoparlanti mediante uno specifico algoritmo. Diversamente da questa soluzione che procede per canali, il suono 3D immersivo ottimizza la riproduzione sonora dei brani musicali in modo da replicare la resa che avrebbero qualora eseguiti in particolari contesti, spaziando dalle sale concerto agli auditorium, dai forum agli stadi sino alle discoteche e, configurazione ancor più estrema, alle camere anecoiche.
Le sonorità presenti nei file audio sono abbinate a metadati, i quali contengono le informazioni in merito al come e al dove il relativo suono debba essere percepito nello spazio reale: una riproduzione perfetta della condizione acustica al momento della registrazione.
Il suono immersivo è la base per esperienze d’entertainment inedite, in grado di coinvolgere tutti i sensi, fruibili appieno solamente quando le auto beneficeranno della guida autonoma di Livello 4 e i passeggeri non subiranno distrazioni legate alla gestione del veicolo.
Il Sound del motore: dalla meccanica all’elettronica pura. I puristi della guida sportiva sono, a proprio modo, degli audiofili. Condividono infatti la passione per uno degli aspetti più emozionali del panorama automotive: il sound dei propulsori. Audi da sempre riconosce al timbro delle proprie auto, specie della gamma Audi Sport, un ruolo determinante nell’instaurare un forte feeling tra Cliente e vettura. La massima espressione di questo approccio è costituita dalla valorizzazione della “voce” di due motori iconici: il V10 5.2 appannaggio della super car Audi R8 e il 5 cilindri 2.5 TFSI dedicato ad Audi RS 3, Audi RS Q3, Audi RS Q3 Sportback e Audi TT RS.
In entrambi i casi, la particolare sequenza di accensione dei cilindri (1–6–5–10–2–7–3–8–4–9 per Audi R8, 1-2-4-5-3 per i modelli compatti high performance) contribuisce a un timbro unico e possente, ulteriormente amplificato dalla gestione totalmente variabile delle valvole allo scarico.
Diversamente da queste soluzioni di stampo ingegneristico e meccanico, per enfatizzare il sound, i modelli della gamma Audi S dispongono di specifici attuatori all’interno dell’impianto di scarico le cui sonorità vengono amplificate dagli altoparlanti in funzione del programma selezionato mediante il controllo della dinamica di marcia Audi drive select. Una sintesi di meccanica ed elettronica.
L’elaborazione elettronica delle sonorità dei powertrain raggiunge l’apice grazie all’e-tron sport sound appannaggio della Granturismo Audi e-tron GT: il timbro digitale della coupé elettrica a quattro porte “copia” fedelmente l’erogazione. L’e-tron sport sound, di serie per la versione RS, è gestito tanto in abitacolo quanto esternamente da due centraline con relativo amplificatore posizionate nel bagagliaio. Oltre all’altoparlante esterno anteriore, la vettura è dotata di uno speaker nella zona posteriore e di due altoparlanti interni, in corrispondenza delle porte posteriori. Gli altoparlanti in abitacolo sono in grado di riprodurre le frequenze più basse, a partire da 65 Hz.
L’e-tron sport sound si adatta all’erogazione del powertrain secondo una logica d’azione tanto predittiva quanto reattiva, basata sugli input relativi al regime dei propulsori elettrici, al carico richiesto e alla velocità dell’auto. Quando si guida a bassa velocità, l’e-tron sport sound è discreto, ma con l’aumentare del ritmo cresce in ricchezza e dinamica. Si tratta di un suono sintetico, ricco di sfumature, che segue fedelmente il lavoro dei motori. Grazie al controllo della dinamica di marcia Audi drive select, il conducente può influire sull’intensità e le caratteristiche dell’e-tron sport sound. In modalità efficiency, ad esempio, il suono è limitato all’avvertimento AVAS. Optando per il programma comfort, entra in gioco anche l’altoparlante esterno posteriore, che rende l’e-tron sport sound più pieno e rimane attivo fino alla massima velocità. Con il setup dynamic, il sound generato da entrambi gli altoparlanti esterni è più possente e si aggiungono gli effetti acustici in abitacolo. Audi e-tron GT è il primo modello elettrico Audi che permette di scegliere l’esperienza di ascolto, spaziando dal silenzio assoluto a un coinvolgente accompagnamento sonoro.